BIELORUSSIA - Capitale e città principali

© Roberto Breschi

Nota - I nomi delle città, sono quelli prevalentemente in uso nella lingua italiana. Alle singole voci sono riportate anche le trascrizioni dei nomi in bielorusso e, talora, in russo. Sono considerate le municipalità con almeno 150mila abitanti.

Bibliografia generale - Flaga, 43, 2018 - Internet (Vexillographia e Heraldicum del Centro Russo di Vessillologia e Araldica, siti istituzionali, ecc.) - Cabinet des drapeaux (alcuni numeri - Flaggen, Wappen und Siegel 114, 2016 - Vexiinfo (alcuni numeri) - Altre indcazioni alle singole voci.


MINSK





Bandiera della capitale Minsk, città a statuto speciale, che non fa parte dell'omonima provincia pur essendone il capoluogo extraterritoriale. È stata approvata il 27 marzo 2001 e alzata per la prima volta il 1° luglio successivo. Il 23 luglio 2012 è stata riconfermata e definita nei dettagli. Drappo azzurro chiaro di proporzioni 2/3, con al centro l'immagine della Vergine Maria assunta in cielo tra gli angeli e i cherubini, presa dallo stemma cittadino del 1591, la stessa che appare anche nel quartier franco dello scudo della provincia di Minsk, riprodotto sulla relativa bandiera. (Cabinet des drapeaux 2, 2002 - Vexiinfo, 59, 2002)


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BREST


Bandiera di Brest (già nota come Brest Litovsk, Brest di Lituania), nella Bielorussia occidentale, sul confine polacco, adottata il 2 dicembre 2008. Drappo azzurro-bianco-azzurro di proporzioni 1/2. Sulla striscia centrale è collocato lo stemma della città, ripreso nel 1991 nella forma originale di quello concesso nel 1554 da Sigismondo II, sovrano di Polonia e Lituania, un arco d'argento in campo azzurro.


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GRODNO
Hrodna


Bandiera di Grodno, città della Bielorussia occidentale presso i confini polacco e lituano, adottata il 17 luglio 2006. Drappo azzurro con lo stemma civico. Proporzioni 1/2. Lo stemma, noto sin dal secolo XVI, è stato ripreso il 15 giugno 1988. Il cervo con una croce tra le corna si riferisce a sant'Uberto di Liegi, patrono dei cacciatori. L'animale apparve a Uberto, uomo dissoluto e irriducibile cacciatore, durante una battuta di caccia; la visione lo condusse alla conversione, ai voti religiosi (fu vescovo) e alla santità. La palizzata rimanda al nome della città, che significa "recinto".


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VITEBSK
Viciebsk




Bandiera della città di Vitebsk, nella Bielorussia settentrionale, approvata il 9 febbraio 2004, confermata e precisata il 2 giugno 2009. Drappo azzurro con stemma civico completo al centro. Proporzioni 1/2. Lo stemma fu adottato contestualmente alla bandiera ma è di origine antica, essendo stato concesso, da Sigismondo III nel 1590, con caratteristiche simili alle attuali. Lo scudo è azzurro, col volto di Cristo accompagnato dal monogramma del redentore in caratteri  greci (abbr. di Ιησούς Χριστός, Gesù Cristo) e cirillici (forse per Sviatogo, Spasitelia, "Santo, Salvatore") e una spada. Lo scudo è accollato a una complicata cornice barocca, con nastri, serti di foglie e fiori, angeli e cherubini.


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MOGILEV
Mahilëŭ




Bandiera della città di Mogilev della Bielorussia orientale, adottata il 3 gennaio 2005. Drappo bianco di proporzioni 1/2 con al centro lo stemma della città, adottato insieme alla bandiera, ma già noto dal XVII secolo. Vi è raffigurata la porta della città con tre torri, guardata da un soldato armato di spada; sulla torre centrale uno scudo rotondo con il cavaliere inseguitore (Pogón per i polacchi e Vytis per i lituani) in campo rosso. Tali armi furono concesse alla città nel 1661 dal re polacco Giovanni Casimiro Vasa in ricordo della cacciata della guarnigione russa da parte dei cittadini e dell'apertura delle porte ai soldati polacchi. (Vexiinfo, 90, 2007)


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