NOVARA



Provincia di Novara

Con quelle di Torino, Cuneo e Alessandria fu una delle quattro province stabilite per il Piemonte dal decreto Rattazzi del 1859. In seguito ai tagli del 1927 a favore della provincia di Vercelli e del 1992 a favore della nuova provincia del Verbano, ha perso circa tre quarti del suo territorio originale.
Capoluogo: Novara
Altre città: Borgomanero, Trecate, Galliate, Arona, Oleggio
Sigla: 41 (1905-1927) - NO (dal 1927)

Bandiera: azzurra, caricata dello stemma, coronato, senza serto di fronde. Sotto lo stemma, la scritta (talora omessa) "Provincia di Novara", in caratteri maiuscoli giallo-oro.
Gonfalone: azzurro (RD 5 settembre 1929).



Stemma: di rosso all'aquila al volo spiegato, coronata di tre stellette e accompagnata nel cantone sinistro della punta dalla lettera gotica N, il tutto d'oro.

Il disegno è ripreso dall'antico sigillo del comune medievale, databile intorno al 1300. Lo scudo è coronato, ma di solito non è ornato dal serto di foglie.

Decreto di concessione: RD 5 settembre 1929.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa)

Stemma c. 1890-1927: partito di uno e troncato di due: il 1° di Novara (di rosso alla croce d'argento); il 2° di Vercelli (d'argento alla croce di rosso); il 3° di Biella (d'oro all'olmo al naturale terrazzato di verde, all'orso al naturale passante alla base dell'olmo); il 4° di Pallanza (troncato: di sopra d'oro all'aquila al naturale al volo spiegato; di sotto, d'argento all'albero al naturale); il 5° di Borgosesia (d'azzurro all'aquila posata su due cime, il tutto al naturale); il 6° di Domodossola (di rosso alla croce d'argento, caricata in cuore di una stella di rosso e accantonata da quattro stelle d'argento..

Erano rappresentate sullo scudo le armi dei principali centri compresi nel territorio. Nel 1927, avendo la provincia ceduto Vercelli, Biella e Borgosesia, lo stemma risultò inadeguato e fu sostituito dall'attuale. Corona dell'epoca (fino al 1905 quella di foggia antica).

Decreto di concessione: non rilevato.


  





TORINO



Provincia di Torino, fino al 2014
Città Metropolitana di Torino, dal 2015

Già provincia del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e della Repubblica Italiana. Nel 1927 perse una grossa fetta di territorio a favore della nuova provincia di Aosta, in parte recuperato nel 1945 con il ritorno del circondario di Ivrea. Il 31 dicembre 2014, in applicazione della legge Delrio del 7 aprile 2014, è stata  sostituita dalla Città metropolitana, che amministra il medesimo territorio.
Capoluogo: Torino
Altre città: Moncalieri, Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese, Grugliasco, Chieri, Pinerolo, Venaria Reale, Carmagnola, Chivasso, Ivrea, Orbassano, Rivalta, Caselle, San Mauro Torinese, Ciriè, Piossasco, Beinasco, Alpignano, Giaveno, Leinì, Volpiano, Pianezza, Vinovo
Sigla:  63 (1905-1927) - TO (dal 1927)

Bandiera: bianca con bordo azzurro e stemma al centro. In uso dal 1996 al 2014.
Gonfalone: bianco con bordo azzurro.



Stemma: di rosso alla croce d'argento, spezzata dal lambello d'azzurro di tre pendenti.

Direttamente derivato dall'arma sabauda del Principe di Piemonte, risalente al 1424.

Decreto di riconoscimento: DCG 20 maggio 1930.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa)

  





VERBANO-CUSIO-OSSOLA



Provincia del Verbano-Cusio-Ossola

Istituita nel 1992 (operativa dal 1995) diminuendo la provincia di Novara.
Capoluogo: Verbania
Altre città: Domodossola, Omegna
Sigla: VB

Bandiera: azzurro chiaro, caricata dello stemma completo di ornamenti.
Gonfalone: azzurro



Stemma: troncato: il 1° di rosso alla chiave posta in palo, con l'impugnatura a quadrifoglio all’insù e con l’ingegno all’ingiù, d’oro, accompagnata da due monti all’italiana di tre colli, d’argento, sostenuti dalla troncatura, uno a destra, l’altro a sinistra; il 2° d’argento alle tre bande semiondate, con le onde solo all’insù, di azzurro.

I monti alludono alle Alpi e la chiave rappresenta il valico del Sempione, "chiave d'accesso" all'Italia. Le onde richiamano i molti laghi della parte meridionale della provincia, e anche le armi dei Borromeo, famiglia con forti legami con il territorio. Il disegno è opera di Matteo Guidotti, del CISV.

Decreto di concessione: DPR 19 luglio 1999.

  





VERCELLI




Provincia di Vercelli

Antica provincia preunitaria, non fu riconfermata dal decreto Rattazzi del 1859 e aggregata a quella di Novara. Fu ripristinata in occasione della riforma amministrativa del 1927. Nel 1992 ha perso buona parte del territorio in seguito alla formazione della provincia di Biella.
Capoluogo: Vercelli
Altre città: Borgosesia
Sigla: VC

Bandiera: non risulta in uso.
Gonfalone: rosso

Stemma: d'azzurro al braccio con la mano impugnante una spada movente dalla punta e posto in palo, il tutto in argento, accostato.da 36 stelle d'oro poste 1,2,3,3,3,3,2,1 a destra e a sinistra

Lo stemma vuol celebrare i decorati con medaglia d'oro al valor militare. La provincia di Vercelli ne vanta più di ogni altra. Poiché il numero è progressivamente cresciuto dai 17 del 1929 ai 36 del 1964, sono esistite almeno cinque versioni dello stemma con differente numero di stelle d'oro e differente disposizione, come qui sotto illustrato.

Decreto di concessione. DPR 7 maggio 1964.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


RD 7 febbraio 1929

RD 29 gennaio 1940

DPR 30 luglio 1951

DPR 24 maggio 1957

  




AOSTA




Provincia di Aosta, 1927-1947

Costituita nel 1927 con i circondari di Aosta e di Ivrea già appartenenti alla provincia di Torino. Nel 1945 Ivrea è restituita a Torino e nel 1947 la provincia viene abolita e costituita la Regione Autonoma della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste.
Capoluogo: Aosta
Altre città: Ivrea (oggi nella città metropolitana di Torino: vedi)
Sigla: AO

Bandiera: nero-rossa, divisa verticalmente. Stessa bandiera della città di Aosta e dell'odierna regione.
Gonfalone: azzurro (RD 19 ottobre 1933).



Stemma: partito: il 1° di Aosta (di nero al leone d'argento armato e linguato di rosso; il 2° di Ivrea (d'argento alla croce di rosso).

Riuniva le armi dei capoluoghi dei due ex-circondari; quello di Aosta senza il capo di Savoia.

Decreto di concessione: RD 23 febbraio 1928.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).