Cartolina Lega Nazionale, con gli stemmi delle terre irredente e il ritratto di Dante Alighieri  (1902).

  Bandiere di alcune delle principali città
FRIULI-
VENEZIA GIULIA

Gorizia
Pordenone
Trieste
Udine

province giuliano-dalmate perdute:
Cattaro
Fiume
Lubiana
Pola
Spalato
Zara  


Nota sulla denominazione delle province del Friuli -Venezia Giulia
  • In questa pagina gli enti in esame sono sempre indicati come Provincia. Tale denominazione è a rigore corretta fino al 2017.
  • Con una legge del 2014 furono istituiti sul territorio regionale 18 "Unioni Territoriali Intercomunali" (UTI) che preludevano all'abolizione delle province, in effetti avvenuta tra il 2017 e il 2018.
  • Tuttavia una legge del 2019, operativa dal 2020, ha abolito le UTI. Sono stati invece istituiti quattro nuovi soggetti, gli Enti di Decentramento Regionale (EDR), che corrispondono alle quattro province che si volevano abolire!
  • Al momento (2020) la situazione è alquanto fluida. Torna in auge la richiesta di una "provincia della Carnia" e si sta predisponendo un referendum per l'ordinamento della regione in due province autonome - Friuli e Trieste - sul modello del Trentino-Alto Adige.




GORIZIA



Provincia di Gorizia

Formata nel 1927, sottraendo territori alle province di Udine e di Trieste. Dopo il 1947, a seguito delle vicende belliche, pur acquistando alcuni comuni dalla provincia di Trieste, risultò fortemente ridimensionata.
Capoluogo: Gorizia
Altre città: Monfalcone, Ronchi dei Legionari
Sigla: GO

Bandiera: azzurra e gialla divisa orizzontalmente con lo stemma provinciale al centro. Si espone anche come semplice bicolore senza lo stemma.
Gonfalone: partito d'azzurro e di giallo (RD 30 maggio 1929).

        

Stemma: trinciato: il 1° d'azzurro al leone coronato d'oro; il 2° sbarrato d'argento e di rosso

Ricalca lo stemma dell'antica contea principesca di Gorizia. Il leone era l'arma originaria dei conti, mentre il barrato era preso dalla bandiera di vassallaggio al patriarcato di Aquileia, esistente nel 1338.

Decreto di concessione: DCG 13 novembre 1929 (riconoscimento)
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  






PORDENONE



Provincia di Pordenone

Già circondario della provincia di Udine a ovest del Tagliamento, fu elevata a provincia nel 1968.
Capoluogo: Pordenone
Altre città: Sacile, Cordenons, Azzano Decimo, Porcia, San Vito al Tagliamento
Sigla: PN

Bandiera: divisa orizzontalmente d'azzurro e di giallo con lo stemma della provincia al centro.
Gonfalone: partito d'azzurro e di giallo.




Stemma: d'azzurro alla figura della dea Concordia vestita che tiene nella mano destra un ramoscello d'ulivo al naturale e nella sinistra una cornucopia d'oro piena di frutti pure al naturale. Scudo bordato d'oro. Sotto la punta dello scudo, su lista d'azzurro, con le estremità bifide, il motto in caratteri romani maiuscoli di nero Concordia parvae res crescunt.

Ispirato allo stemma della provincia di Udine. Non ha riferimenti storici. Significato di ammonimento morale della figura e del motto. Giallo e azzurro sono colori tipicamente friulani.

Decreto di concessione: DPR 30 aprile 1976.


  






TRIESTE



Provincia di Trieste

Costituita nel 1922 sui territori acquisiti dall'Italia in applicazione del trattato di Rapallo, si identificò con la Venezia Giulia, ma nel 1923 fu notevolmente ridotta per la formazione della nuova provincia di Pola; nel 1927 fu ancora ridimensionata a favore della neoprovincia di Gorizia. Dopo la seconda guerra mondiale, a causa dell'amputazione delle terre istriane, la provincia fu smembrata: una parte fu ceduta alla provincia di Gorizia, un'altra alla Jugoslavia e una terza costituì il Territorio Libero diviso a sua volta in due zone d'influenza. La "zona A" tornò italiana nel 1954 e costituì l'odierna provincia, la meno estesa d'Italia.
Capoluogo: Trieste
Altre città: Muggia
Sigla: 74 (1923-1927) - TS (dal 1927)

Bandiera: azzurra caricata dello stemma provinciale.
Gonfalone: azzurro (RD 22 settembre 1927, RD 21 ottobre 1937).



Stemma: d’azzurro, al vallo romano torricellato di due pezzi d’argento, aperto e finestrato del campo, fabbricato di nero, posto su una vetta di monte di tre cime al naturale e accompagnato fra le due torri da un’alabarda d’argento; alla campagna d’azzurro, mareggiata d’argento..

Rielaborazione del sigillo comunale trecentesco, rimasto in uso fino al 1516, a sua volta ispirato a monete vescovili datate 1202. Il "vallo romano" non corrisponde a una costruzione realmente esistita pur alludendo all’antica cintura difensiva romana eretta alla Porta Orientale.

Decreto di concessione: RD 22 settembre 1927
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  






UDINE



Provincia del Friuli, 1866-1940
Provincia di Udine, Provincie de Udin

Costituita nel 1866 come provincia del Veneto, con l'annessione di quest'ultimo all'Italia. Ampliata notevolmente nel 1923 con territori assegnati all'Italia dopo la prima guerra mondiale, ceduti di nuovo nel 1927 a favore della nuova provincia di Gorizia. Nel 1947 passò dal Veneto (allora "Venezia Euganea") alla nuova regione autonoma del Friuli-Venezia Giulia. Nel 1968 si separò la nuova provincia di Pordenone.
Capoluogo: Udine
Altre città: Codroipo, Tavagnacco
Sigla: 66 (1905-1927) - UD  (dal 1927)

Bandiera: drappo partito di azzurro e di giallo con lo stemma della provincia attraversante; la denominazione dell’ente, che circonda lo scudo, nelle  espressioni italiana e friulana in lettere maiuscole (DPR 2 ottobre 2006).
Gonfalone: partito d'azzurro e di giallo (DPR 13 giugno 1970).




Stemma: d'azzurro all'aquila con corona ducale d'oro, al volo abbassato, linguata e armata d'oro. Scudo bordato d'oro

Lo stemma provinciale esisteva già dalla fine del XIX secolo, con variazioni nel disegno. Deriva dall'antica arma del patriarcato di Aquileia che appare oggi sui vessilli della "piccola patria" del Friuli.

Decreto di concessione: RD 28 marzo 1938, DPR 13 giugno 1970 (riconoscimenti).
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).

  






FIUME



Provincia di Fiume o del Carnaro, 1924-1945

Formata nel 1924 con parte dei territori dell'ex Stato Libero e con alcuni comuni della provincia di Pola. Dopo gli illusori ingrandimenti del 1941-1943, fu definitivamente annessa alla Jugoslavia nel 1945.
Capoluogo: Fiume
Altre città: Abbazia
Sigla: 76 (1924-1927) - FU (1927-1928, ancora in uso nella modulistica) - FM (1928-1945)

Bandiera: drappo azzurro, all'incirca quadrato, ma allungato da quattro code, caricato dello stemma della provincia (RD 25 giugno 1926).
Gonfalone: azzurro, anche in versione a forma di labaro (RD 25 giugno 1926, RD 16 febbraio 1928).



Stemma: partito: il 1° di nero al fascio littorio d'oro, posto in palo e rivoltato; il 2°  di porpora alla costellazione dell'Orsa Maggiore d'oro.

Erano riuniti il simbolo e il colore del regime fascista e le sette stelle dell'Orsa che Gabriele D'Annunzio aveva voluto sui vessilli della Reggenza del Carnaro nel 1920.

Decreto di concessione: RD 25 giugno 1926, RD 16 febbraio 1928.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  






POLA



Provincia di Pola o dell'Istria, 1923-1947

Costituita nel 1923 dopo l'annessione al regno d'Italia dei territori istriani in base al trattato di Rapallo. Nel 1924 e nel 1928 subì alcune rettifiche territoriali a favore della provincia di Fiume. Nel 1945, in seguito agli accadimenti bellici, fu occupata dalla Jugostavia, a cui fu assegnata definitivamente nel 1947.
Capoluogo: Pola
Altre città: Capodistria, Parenzo, Pirano, Isola d'Istria, Rovigno
Sigla: 70 (1923-1927) - PL (1927-1947, ancora in uso nella modulistica)

Bandiera: non risulta che all'epooca fosse in uso.
Gonfalone: azzurro.


Stemma: d'azzurro alla capra d'oro, unghiata di rosso, la testa in maestà, sopra la roccia di verde.

La capra (o caprone) è un'antichissimo simbolo istriano. Sotto l'impero asburgico era l'arma del margraviato d'Istria che ricalcava quasi esattamente la provincia italiana, pur avendo il capoluogo a Parenzo. Compariva anche tra i domìni sulla grande arma della Serenissima.

Decreto di concessione: RD 24 ottobre 1929 (riconoscimento).
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).

  






ZARA



Provincia di Zara, 1923-1944

Costituita ufficialmente nel 1923 sui territori dalmati annessi all'Italia nel 1920 dal trattato di Rapallo. Nel 1944, in seguito agli eventi bellici, dopo gli effimeri ingrandimenti del 1941-43 che arrivarono a includere Sebenico, la provincia fu annessa alla Jugoslavia.
Capoluogo: Zara
Altre città: ---
Sigla: 75 (1923-1927) - ZA (1927-1944, ancora in uso nella modulistica)

Bandiera: armeggiata, riproduceva lo stemma della provincia.
Gonfalone: azzurro (RD 12 febbraio 1931).



Stemma: d'azzurro alle tre teste di leopardo d'oro, linguate di rosso e coronate all'antica, poste 2,1.

Si urtilizzò l'arma dell'antico regno della Dalmazia, nella versione risalente alla seconda metà del XV secolo. Lo stemma dalmata era già noto da oltre un secolo (1349), ma aveva il campo rosso e le teste erano definite "di leone"..

Decreto di concessione: RD 12 febbraio 1931 (riconoscimento)
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  




LUBIANA




Provincia di Lubiana, Ljubljanska pokrajina, 1941-1943

Provincia istituita durante la seconda guerra mondiale (3 maggio 1941) e occupata dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943. Si estendeva su circa un quarto dell'attuale territorio sloveno, nelle valli dell'isonzo e del Vipacco. Comprendeva 95 comuni.
Capoluogo: Lubiana
Altre città: Nova Urbe (Novo Mesto)
Sigla: LB
Bandiera: non risultano bandiere dell'epoca.
Gonfalone: non risulta.


Stemma: nessun stemma in uso all'epoca.

  




SPALATO




Provincia di Spalato, 1941-1943

Provincia istituita nel maggio 1941, estesa su una porzione di territorio costiero e su alcune isole dalmate, oggi appartenenti alla Croazia. In tutto 13 comuni. Occupata dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e aggregata alla Croazia
Capoluogo: Spalato
Altre città: Traù
Sigla: Spalato
Bandiera: non risulta.
Gonfalone: non risulta.


Stemma: non risulta alcun stemma provinciale.

  





CATTARO




Provincia di Cattaro, 1941-1943

Provincia costituita durante la seconda guerra mondiale intorno alle Bocche di Cattaro, durata dal maggio 1941 al settembre 1943 quando fu occupata dai tedeschi. Aveva 15 comuni. Oggi fa parte del Montenegro.
Capoluogo: Cattaro
Altre città: -
Sigla: Cattaro
Bandiera: non risultano bandiere dell'epoca.
Gonfalone: non risulta.


Stemma: nessun stemma provinciale.