PIACENZA



Provincia di Piacenza

Istituita nel 1859 (decreto Farini) in vista dell'annessione al Regno di Sardegna. Tra il 1923 e il 1926 ha subito qualche aggiustamento: acquisizione della ex-provincia piemontese di Bobbio, cessione di territori della val di Taro alla provincia di Parma e scambi territoriali con quella di Genova.
Capoluogo: Piacenza
Altre città: Fiorenzuola d'Arda
Sigla: 48 (1905-1927) - PC (dal 1927)

Bandiera: azzurra con lo stemma della provincia al centro.
Gonfalone: azzurro.



Stemma: di rosso al dado d'argento.

Figura molto antica. Già nel secolo XIII era il vessillo del libero Comune di Piacenza. Il significato del "dado" è oscuro; il legame ipotizzato con fatti relativi a Roma antica è pura illazione.

Decreto di concessione: RD 10 marzo 1930 (riconoscimento, essendo lo stemma in uso già da mezzo secolo).
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  





RAVENNA



Provincia di Ravenna

Costituita nel 1859 con decreto dittatoriale di Carlo Farini in vista dell'annessione al Regno di Sardegna.
Capoluogo: Ravenna
Altre città: Faenza, Lugo di Romagna, Cervia, Bagnacavallo
Sigla: 52 (1905-1927) - RA (dal 1927)

Bandiera: rossa con bordura azzurra, col nome dell'ente ad arco sopra lo stemma (DPR 6 novembre 2008). In precedenza era in uso un drappo rosso e azzurro diviso verticalmente.
Gonfalone: azzurro (RD 4 giugno 1938)


        

Stemma: d'oro all'aquila di rosso..

Lo stemma ha radici molto antiche, essendo ispirato all'arma dei Da Polenta, signori di Ravenna dal 1287 al 1441, citata anche da Dante.

Decreto di concessione: RD 28 marzo 1938.
Dal 1938 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).

Stemma c. 1898-1933: partito: il 1º di rosso ai tre covoni di miglio d'oro posti 1,2; il 2° d'azzurro, seminato di gigli d'oro, alla banda di vaio attraversante.

Lo stemma era composto da due armi "inventate" nel XVII secolo: quella "parlante" col miglio (milium) di Emilio Lepido, che fece costruire la via Emilia; e quella coi gigli di Francia con la brisura di vaio, attribuita addiruttura a Carlo Magno.

Decreto di concessione: non rilevato. Rappresentò la previncia ai due congressi di Torino (1898) e di Napoli (1905).

  





REGGIO EMILIA



Provincia di Reggio Emilia

Istituita nel 1859 dal decreto Farini in vista dell'annessione al Regno Sardo e quindi all'Italia.
Capoluogo: Reggio Emilia
Altre città: Correggio, Scandiano, Casalgrande, Castellarano, Guastalla, Rubiera
Sigla: 54 (1905-1927) - RE (dal 1927)

Bandiera: azzurra, col nome dell'ente ad arco sopra lo stemma.
Gonfalone: azzurro; intorno allo stemma un festone di fronde di quercia, spighe di grano e grappoli d'uva intrecciato con nastro tricolore; in basso il motto In arvis labor in armis robur (RD 21 giugno 1942).



Stemma: inquartato: il 1° di Guastalla (troncato d'azzurro e di rosso al leone d'oro attraversante); il 2° di Correggio (d'azzurro al sole d'oro circondato da una correggia con fibbia dello stesso); il 3° di Scandiano (d'azzurro alla scalinata d'oro montante in banda, all'aquila al naturale, volante e rivoltata, posta nel punto del capo); il 4° di Castelnuovo ne' Monti (troncato: sopra d'azzurro alle tre stelle d'oro a sei punte, sotto d'oro al cervo corrente al naturale; sulla partizione la fascia di rosso ai tre gigli d'argento); sul tutto di Reggio Emilia (d'argento alla croce di rosso accantonata dalle lettere SPQR di nero.

Sono riunite sullo scudo le armi dei capoluoghi dei cinque circondari originari.

Decreto di concessione: RD 28 marzo 1938.
Dal 1938 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  





RIMINI



Provincia di Rimini

Costituita nel 1992, diminuendo la provinìcia di Forlì. Nel 2009 ha acquisito sette comuni dalla provincia di Pesaro e Urbino.
Capoluogo: Rimini
Altre città: Riccione, Santarcangelo di Romagna, Bellaria Igea Marina, Cattolica
Sigla: RN

Bandiera: una vera e propria bandiera non risulta in  uso, tuttavia è attestata l'esistenza di drappi bianchi con il "logo" della provincia.
Gonfalone: bianco (20 febbraio 1996).




Stemma: Campo di cielo, alla cocca d'oro, bordata di rosso, navigante sul mare d'azzurro, fluttuoso d'argento, attraversante, munita di quattro vele d'oro, bordate di rosso, dell'albero e del sartiame, dello stesso

L'immagine dell'imbarcazione si ispira a un bassorilievo di Agostino di Duccio (1418-c.1481) nel Tempio malatestiano a Rimini.

Decreto di concessione: DPR 20 febbrqio 1996.