MASSA-CARRARA



Provincia di Massa e Carrara, 1859-1938
Provincia di Apuania, 1938-1946
Provincia di Massa-Carrara

Istituita nel 1859 (decreto Farini) in vista dell'annessione del ducato di Modena al Regno di Sardegna. Nel 1871 acquisì il circondario della Garfagnana dalla provincia di Modena, che tuttavia fu ceduto alla provincia di Lucca nel 1923. Nello stesso 1923 perse alcuni comuni a favore della nuova provincia della Spezia. Nel 1938 la denominazione della provincia cambiò in Apuania in seguito all'unione di Massa, Carrara e Montignoso nell'unico comune di Apuania. Il doppio nome fu ristabilito nel 1946 con grafia leggermente diversa, e Massa tornò comune capoluogo. Il 25 gennaio 2024 Carrara è stata equiparata con Massa a capoluogo provinciale.
Co-capoluoghi: Massa e Carrara
Altre città: - -
Sigla
: 36 (1905-1927) - AU (dal 1939-1949) - MS (1927-1939 e dal 1949)

Bandiera: azzurra con lo stemma della provincia al centro.
Gonfalone: azzurro con larghi bordi rossi in alto e ai lati recanti gli stemmi dei 17 comuni della provincia.



Stemma: d'azzurro alla catena di monti al naturale, movente dalla punta, accompagnata in capo dal crescente montante d'argento sormontato da una stella di sei punte d'oro. Cartiglio con motto Extollunt marmora Lunam.

Sono raffigurate le Alpi Apuane apuane con i loro giacimenti marmiferi, con la luna e il crescente, che alludono a Luni e alla Lunigiana. Scudo ovale con cartoccio e corona ducale.
 
Decreto di concessione: RD 24 marzo 1938 (riconoscimento, essendo lo stemma in uso già dalla fine del XIX secolo).
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).

  




PISA



Provincia di Pisa

Già formata nel 1860, quando fu annessa al regno di Sardegna, coincidendo con l'ex compartimento del Granducato. nel 1925 si staccarono nove comuni, passati alla provincia di Livorno, ma furono acquisiti da quella di Firenze cinque comuni del circondario di San Miniato.
Capoluogo: Pisa
Altre città: Càscina, San Giuliano Terme, Pontedèra, San Miniato, Ponsacco, Santa Croce sull'Arno
Sigla: 49 (1905-1927) - PI (dal 1927)

Bandiera: armeggiata.
Gonfalone: bianco.



Stemma: d'oro all'aquila di nero, al volo abbassato, coronata del campo.

Il diritto di fregiarsi dell'aquila imperiale, usata su sigilli pisani del secolo XII-XIII, è uno dei privilegi datii a Pisa da Federico Barbarossa. È tra gli stemmi più antichi concessi. In alcuni periodi si è usata una versione alternativa con lo scudo sagomato e la corona originaria.

Decreto di concessione: RD 26 marzo 1873.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).
 

  




PISTOIA



Provincia di Pistoia

Già compartimento del Granducato, non fu riconfermata come provincia. Ricostituita nel 1927 a spese dalla provincia di Firenze di cui era un circondario. Nel 1928 fu ingrandita sottraendo la Valdinievole alla provincia di Lucca.
Capoluogo: Pistoia
Altre città: Quarrata, Monsummano Terme, Pescia, Montecatini Terme, Agliana
Sigla: PT

Bandiera: azzurra con lo stemma della provincia completo.
Gonfalone: azzurro (RD 8 settembre 1927).



Stemma: d'azzurro al monte all'italiana di sei cime d'oro, alla campagna di verde, alla bordura scaccata di rosso e d'argento di due file.

Il bordo scaccato fa riferimento allo stemma del capoluogo; il monte allude alla "Montagna Pistoiese", con le vette appenniniche tosco-emiliane che fanno da corona alla fertile pianura della provincia. Scudo francese antico, corona regolamentare, serto di foggia antica.

Decreto di concessione: DPR 22 dicembre 1949.


Stemma 1927-1945: troncato: il 1° d'azzurro all'ascia d'argento, manicata d'oro, posta in palo, tra due verghe di verde legate di rosso; il 2° scaccato di rosso e d'argento.

Unita allo scaccato dell'arma di Pistoia, una rappresentazione peculiare del fascio littorio, da poco entrato nella simbologia del regime, forse preludente all'introduzione del "capo littorio" nell'araldica pubblica, decretata nel 1933.

Decreto di concessione: RD 8 settembre 1927.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).


  




PRATO




Provincia di Prato

Costituita nel 1992 con sette comuni staccati dalla provincia di Firenze.
Capoluogo: Prato
Altre città: Montemurlo, Carmignano
Sigla: PO

Bandiera: bianca caricata dello stemma della provincia.
Gonfalone: giallo (DPR 17 ottobre 1995).




Stemma: di verde al cavaliere armato di tutto punto, come nella miniatura del Codice Regia Carmina di Convenevole da Prato, accompagnato da sette bisanti d'oro, quattro posti alla sinistra del punto d'onore 2,2, tre in punta a destra, ordinati in fascia.

Convenevole (c. 1270-1338), poeta e retore pratese (fu maestro del Petrarca), dedicò i Carmina Regia a Roberto d'Angiò. Le miniature dell'opera sono attribuite al maestro fiorentino Pacino da Buonaguida. I bisanti d'oro rappresentano i sette comuni compresi nella provincia.
 
Decreto di concessione: DPR 17 ottobre 1995.

  




SIENA




Provincia di Siena

Formata nel 1860 aggiungendo all'ex-compartimento del Granducato, alcuni territori del compartimento aretino.
Capoluogo: Siena
Altre città: Poggibonsi, Colle Val d'Elsa, Montepulciano
Sigla: 59 (1905-1927) - SI (dal 1927)

Bandiera: bianca, con lo stemma della pronincia.
Gonfalone: bianco



Stemma: di rosso al leone d'argento, armato d'oro e sormontato nel punto del capo di una corona dello stesso.

Riproduce la bandiera del popolo, attestata in documenti risalenti alla fine del XIV secolo. Del leone in campo rosso poco si sa; secondo la tradizione sarebbe stato concesso al popolo senese dall'imperatore Ottone IV nel 1213, ma in realtà è posteriore. Oscuro il significato dei colori, così contrastanti con quelli del Comune.

Decreto di concessione: RD 8 marzo 1891.
Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa).