POLONIA - Capitale e città principali

© Roberto Breschi
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La vessillologia civica in Polonia si è sviluppata a partire dall'ultimo decennio del XX secolo dopo la caduta dei regimi socialisti. In precedenza, a parte alcune vessilli storici di derivazione medievale, la presenza di bandiere civiche era piuttosto rara e anche discontinua a causa delle tormentate variazioni e spartizioni territoriali della Polonia. Relativamente più frequenti le bandiere delle città nelle regioni che furono sotto l'Impero Austro-Ungarico e la Germania; praticamente assenti, a parte Varsavia, nella zone occupate dalla Russia. Oggi moltissime municipalità polacche grandi e piccole hanno la bandiera, spesso decretata ufficialmente, altre volte di comune uso popolare. Sono qui prese in considerazione le città con almeno 150mila abitanti.

Bibliografia generale. Le pagine di J. Skorupski su Flaga, numeri vari - Katalog Weksyliów Samorządowych - Utile amche Flag Bull., VI:1-2, 1967 e per gli stemmi J. Louda, European Civic Coats of Arms, 1966 - Pagine sulle bandiere civiche polacche sono molto frequenti in internet. In particolare, i siti istituzionali delle varie municipalità riportano spesso esaurienti notizie sugli emblemi locali. Utili e affidabili le collezioni curate da Alfred Znamierowski - Altre indicazioni alle singole voci.


VARSAVIA
Warszawa




Bandiera della capitale polacca, introdotta nel secondo dopoguerra (ca. 1947). Proporzioni 5/8. Dal 1990 è comparsa anche una versione con lo stemma cittadino al centro. Esso raffigura una sirena, simbolo molto popolare a Varsavia, sulla cui origine esistono varie leggende. La sirena è armata di spada e scudo, attributi alquanto inconsueti per un simile personaggio; sembra che essi derivino dal fatto che in origine lo stemma - che risale al XIV secolo - rappresentava un guerriero, trasformatosi nel tempo in una figura femminile. Più volte modificato, il disegno è stato approvato nell'attuale versione il 15 agosto 1990.


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CRACOVIA
Kraków


sec. XVII-XVIII


dal 1815
Cracovia, seconda città della Polonia e sua antica capitale (fino al 1596), ebbe una bandiera civica, in nove strisce alternativamente azzurre e gialle, fin dal XVII secolo. Nel 1815 fu introdotto un nuovo vessillo bianco e azzurro, che dal 1815 al 1846 fu anche la bandiera della Repubblica di Cracovia (vedi). Essa è ancora in uso, riconfermata il 9 ottobre 2002. Proporzioni 5/8, come la maggior parte delle bandiere polacche.


dal 2002

Nel 2002 è stata adottata anche una bandiera istituzionale "da cerimonia", da alzare in occasioni ben definite. Azzurra con croce di Sant'Andrea bianca e stemma della città al centro. Quest'ultimo risale al XVI secolo, ma nel corso del tempo è stato più volte modificato nel disegno e negli smalti; analogamente alle armi di altre città dell'Europa nord-orientale, raffigura  il castello della porta cittadina. Nell'apertura è posta l'aquila polacca.


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LUBLINO
Lublin


1989-2004
Bandiera della città di Lublino, importante centro culturale della Polonia sud-orientale, adottata nel 1989. Derivata dalla bandiera nazionale con l'inserimento di un triangolo verde all'asta. Nel complesso ha gli stessi colori dello stemma. Proporzioni 5/8. Nel 2004 è stata sostituita da una nuova versione con i medesimi colori arrangiati diversamente.





dal 2004

Bandiera di Lublino introdotta l'8 luglio 2004, mantenendo i colori del precedente modello, ora arrangiati in strisce orizzontali. Esiste anche in versione "cerimoniale", recante al centro, spostato verso l'alto, lo stemma della città, raffigurante in campo rosso una capra d'argento, con zoccoli e corna d'oro, appoggiata a una vite verde su un prato verde. La capra come simbolo di Lublino risale all'epoca dell'ottenimento dei diritti di città (1317). L'animale è considerato simbolo di fertilità della terra, così come la vite, aggiunta più tardi, nel secolo XVI. Più volte modificato nel corso dei secoli, lo stemma è stato ufficialmente approvato nella forma attualmente in uso l'8 luglio 2004.



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BIAŁYSTOK




Bandiera di Bialystok, città della Polonia orientale, circa 150 chilometri a nord-est di Varsavia, deliberata dal Consiglio Comunale il 27 febbraio 1995. Tricolore orizzontale bianco, giallo e rosso, colori tratti dallo stemma che è posto al centro del drappo. Esso è troncato e mostra nella parte superiore l'aquila polacca d'argento in campo rosso e in quella inferiore il cavaliere "inseguitore" (Pogón per i polacchi e Vytis per i lituani) in armatura azzurra su cavallo bianco con gualdrappa rossa, in campo d'oro. Le due figure simboleggiano i due regni Polonia e Lituania ai quali appartenne la città. Lo stemma risale al 1809 ed è stato riconfermato ufficialmente nel 1995. Drappi senza stemma vengono esposti come "colori cittadini". Proporzioni 5/8. (Flaga, 8, 2000 - Statuto municipale)



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RADOM


Bandiera di Radom città della Masovia a circa 100 chilometri a sud di Varsavia, bianca con lo stemma civico. Non risulta adottata ufficialmente. Lo stemma, risalente al XVI secolo e decretato dal Consiglio comunale il 20 dicembre 1990, è presente sulla bandiera nella versione solenne; raffigura in campo rosso un tratto di mura d'argento con tre torri e una porta sormontata da una corona e nella cui apertura è posta l'iniziale "R" d'argento. Lo scudo è sormontato da corona reale e adornato di svolazzi d'argento; inoltre, dopo la visita di Giovanni Paolo II nel 1991, è stato aggiunto alla destra araldica della porta lo stemma del papa. La versione ordinaria è limitata al solo scudo coronato e non ha lo stemma papale. (Fotografie - Statuto municipale 1991, per lo stemma)


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