OMAN
© Roberto Breschi
Sommario. Liberatosi dal controllo portoghese, l’Oman divenne un sultanato indipendente nel 1648. Nella prima metà del XIX secolo, era lo stato più potente della penisola araba. Nel 1861 l’Oman, che comprendeva anche Zanzibar, fu diviso per eredità dinastica nei due sultanati indipendenti di Mascate e di Zanzibar. Nel 1913 le tribù dell’interno costituirono l’imamato di Oman, con capitale Nazwa, che nel 1920 si riunì con Mascate per costituire il sultanato di Oman e Mascate. Nel 1954 l’imamato interno operò una nuova secessione, riassorbita nel 1959. Nel 1970 il paese tornò a chiamarsi Oman.


Sultanato di Mascate e Oman, Saltanat Masqat wa 'Oman, 1649-1868 e 1871-1970



Fino dall’indipendenza (1648) il sultanato alzò al posto di quella portoghese una bandiera completamente rossa. A parte una breve parentesi dal 1868 al 1871 durante il quale fu in uso una una bandiera bianca a carattere religioso (sotto Azzam bin Qais), non fu più abbandonata sino al 17 dicembre 1970. Molto più antica rispetto al 1648, la bandiera rossa dei khargiti ebbe larga diffusione tra il XVII e il XVIII secolo su tutta la costa afro-asiatica dell’oceano Indiano, dal golfo Persico a Zanzibar e le Comore.


Sultanato di Mascate e Oman, Saltanat Masqat wa 'Oman, 1868-1871


Bandiera nazionale usata sotto il regime del sultano Azzam bin Qais che governò il paese dal 1868 al 1871. Azzam più che da sultano governò da imam; in altre parole esercitò la prerogativa - che legittimamente gli spettava - di capo religioso. Anche la bandiera fu quella dell'imamato, tutta bianca.


Sultanato di Mascate e Oman, Saltanat Masqat wa 'Oman, sec. XIX


Bandiera mercantile attestata intorno al 1850 (Maritime Flags di Norie e Hobbs, edizioni 1848 e 1853). Proporzioni apparenti circa 5/6, a coda di rondine. L'attribuzione non è comprovata da altre fonti.


Stato di Oman, Imamato di Oman, Dawlat 'Oman, 1954-1959



Bandiera dell'imamato di Oman, all'interno, con capitale Nizwah, costituito nel 1954 dall'imam Ghalib bin Alì nel tentativo di affrancarsi, dopo anni di pacifica convivenza, dal sultanato di Mascate, che aveva inaugurato una politica accentratrice. Stato e bandiera scomparvero nel 1959 con la sconfitta e l'esilio dell'imam. Riportata anche con la spada sotto la scritta. La scritta, leggibile da destra a sinistra su entrambi i lati del drappo, riporta il versetto 13, surah LXI, del corano, "vittoria e libertà con l'aiuto di Dio".


Sultanato di Oman, Saltanat 'Oman, dal 1970



1970-1995


dal 1995
Bandiera nazionale, di stato, da guerra (a terra) e mercantile adottata ufficialmente il 17 dicembre 1970. Inizialmente le proporzioni del drappo erano 2/3 e i pannelli bianco e verde occupavano i due terzi della sua lunghezza ed erano alti il doppio della striscia centrale rossa. Un cambiamento, annunciato nell'aprile del 1995 e ufficiale dal 18 novembre successivo, portò le proporzioni del drappo a 1/2. Inoltre le strisce orizzontali ebbero tutte la stessa altezza, mentre la larghezza del pannello rosso all'asta fu stabilita in 3/5 dell'altezza della bandiera. Il rosso rappresenta il sultanato costiero di Mascate, il bianco simboleggia la pace e l'imamato interno di Oman, il verde sta per le terre fertili del Gebel Akhdar (il Monte Verde).
       
fino al 1985                                                                                  dal 1985
Nel cantone è posto l'emblema di stato delineato in rosso, risalente al 1940; è costituito da un gambìa, pugnale locale, accollato a due sciabole riposte nei loro foderi e caricato da un cinturone. Il tutto riccamente decorato. Nel 1985 il suo disegno subì alcuni aggiustamenti.


Sultanato di Oman, Saltanat 'Oman, dal 1970



1970-1995


dal 1995
Bandiera della marina da guerra adottata il 17 dicembre 1970. Proporzioni 2/3. Nel 1995, l'àncora al battente fu sostituita dall'emblema in oro della marina, costituito da un'àncora, gambìa e spade incrociati, serto di alloro, corona e cartiglio con scritta "Marina del sultano dell'Oman"; la bandiera nazionale nel cantone è quella modificata nel 1995, ma le proporzioni sono 2/3.



ALTRE BANDIERE

Stendardi del sultano
Bandiera di bompresso

Bibliografia

Flag Bull., 118, 1986 e 167, 1995 - Archivio CISV, scheda 66


> Indice Asia >              >> Indice generale >>