COREA DEL SUD - Capitale e città principali

© Roberto Breschi
Gwangju
Ulsan
Suwon
Changwon

Le sei città coreane più importanti dopo la capitale godono di autonomia amministrativa paragonabile a quella delle province. Sono definite "città metropolitane" (gwangyeok-si) e hanno tutte oltre un milione di abitanti. Anche altre due città (si) superano il milione, Suwon e Changwon, quest'ultima grazie alla recente fusione (luglio 2010) con Jinhae e Masan. La capitale Seul ha uno status di "città speciale". Nel 2012 molti ministeri sono stati trasferiti a Sejong, definita "città autonoma speciale", che sembra destinata a diventare la nuova capitale coreana. Sono qui prese in considerazione le città con più di un milione di abitanti (Sejong a parte che ne conta poco più di 100mila).
La vessillologia civica della Corea è alquanto confusa. Di preminente importanza sembra essere l'emblema cittadino, sovente posto su drappi bianchi aventi funzione di supporto più che di vera e propria bandiera. In alcuni casi il drappo reca il sigillo municipale che oltre al simbolo contiene anche iscrizioni. Poche le bandiere di tipo tradizionale. Oltretutto, si registra una recente tendenza ad adottare vessilli di solito bianchi (qui non riportati) con disegni multicolori stilizzati e scritte alludenti alle doti e alle bellezze della città. Forse una buona idea, ma ascrivibile più alla cartellonistica pubblicitaria che alla vessillologia.

Bibliografia generale - Le bandiere civiche coreane appaiono scarsamente documentate. Più che testi o riviste vessillologiche, si sono utilizzate informazioni da internet, in particolare "Flags of the World" e alcuni siti istituzionali locali.
Nota - I nomi delle città sono espressi secondo la translitterazione (più correttamente "romanizzazione") recentemente revisionata; la precedente trascrizione è riportata in corsivo. "Seul" è il nome italiano della città.


SEUL
Seoul


1947-1996


dal 1996
Bandiera della capitale sud-coreana, in uso dal 1° aprile 1947 fino al 1996, azzurra con un simbolo giallo-oro al centro che rappresenta la città (il cerchio) con le otto colline che la circondano rappresentate come una stella a otto punte. Il 28 ottobre 1996 è stato introdotto un nuovo emblema in sostituzione del precedente. Esso si ispira a un antico dipinto che rappresenta un ragazzo che danza e riecheggia la scrittura del nome della città; ha colori pastello: in verde è rappresentata una montagna che allude alle alture intorno a Seul, in rosa il sole, auspicio di un radioso futuro della capitale, e in azzurro il fiume Han che bagna la città. Nell'insieme, l'emblema simboleggia il rispetto delle risorse umane e ambientali. L'emblema è di solito posto su drappi bianchi, da solo o con intorno la scritta "Governo Metropolitano di Seul" in coreano e in inglese.


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SEJONG
Yeongi


Emblema di Sejong, città situata un centinaio di chilometri a sud di Seul, che prende il nome da Sejong il Grande, illuminato sovrano del XV secolo della dinastia Joseon (Chosŏn), considerato il padre della scrittura coreana. Sejong ha lo status di "città autonoma speciale" e si prospetta come la nuova capitale coreana, anche se esistono non trascurabili opposizioni. Il nuovo centro amministrativo comprende ardite opere architettoniche. Tra queste l'edificio della Biblioteca Nazionale, completato nel 2013, il cui disegno stilizzato nei toni sfumati del turchese costituisce il simbolo della città.


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INCHEON
Inchŏn


Emblema della città metropolitana di Incheon, la terza del Paese per abitanti, subito a ovest di Seul. Richiama la lettera "O" dell'alfabeto coreano e anche l'ideogramma cinese col significato di scorrere, fluire, rappresentato in forma di un'onda. Simboleggia il potenziale e illimitato sviluppo della città e la sua preminente importanza negli scambi commerciali con il mondo intero attraverso il porto e l'aeroporto. Posto su un drappo bianco, costituisce di fatto la bandiera di Incheon.


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SUWON


Emblema della città di Suwon, circa 30 km a sud di Seul; vi è rappresentata una torre fortificata della cinta muraria che racchiude il centro storico della città (Hwaseong = "fortezza"). L'emblema è posto in campo bianco, ma anche di colori diversi (in tal caso il disegno è staccato dallo sfondo da una sottile orlatura bianca). Completate nel 1796, le mura di Suwon, "patrimonio dell'umanità" sono lunghe quasi sei chilometri e comprendono varie torri di guardia. Sono dotate di quattro porte verso i punti cardinali, su ciascuna delle quali sventola un vessillo di colore differente: nero, rosso, azzurro e bianco.


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DAEJEON
Taejŏn


Emblema di Daejeon, nel centro della Corea del Sud. La forma a fiore e il colore verde rimandano al nome della città che significa "grande prato"; le linee bianche che si incrociano ricordano l'ideogramma cinese (大) per "dae" e nello stesso tempo alludono all'importanza della città come nodo stradale e ferroviario. L'emblema è posto su un drappo bianco.


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